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lunedì 11 febbraio 2013

Arredare con i Pouf della Sushi Collection

Sushi Donut Pouf 
Dal 2008 il Sushi Donut Pouf è parte della “Sushi Collection” di Moroso, pensata e progettata dal designer Edward Van Vliet; si tratta della sua prima collaborazione con il brand che, oltre a questo elemento, prevede il Karmacoma sofa, il Juju Fauteuil, il tappeto Spriocube, la lampada Rontonton e il Sushi Seat. 

Divertente e originale, moderno e glamour, il pouf è un piccolo gioiello d’arredo che coniuga funzionalità e design, offrendo una morbida opportunità grazie alla versatilità e, alla possibilità di abbinarlo agli altri elementi della serie, per dar vita a un arredamento dal sapore unico e fuori dal comune. 


I preziosi tessuti realizzati artigianalmente per questa collezione sono in differenti tonalità e riportano, sulla parte superiore, alcune figure geometriche; la struttura interna è in legno mentre la seduta, rivestita in fibra poliestere e poliuretano espanso ignifugo, è indeformabile e a densità variabile. 

Per adattarsi alle necessità e agli spazi degli ambienti è stato progettato in due differenti misure, la più grande ha una circonferenza pari a 140 centimetri con cuscino centrale di 94 centimetri mentre, il più piccolo, perfetto da inserire in spazi non particolarmente ampi che però meritino un complemento di design che sappia valorizzare e arredare con allegria, misura 94 centimetri e ha un cuscino centrale pari a 50 centimetri. 

In entrambi i casi l’altezza è di 45 centimetri e il peso, che nella versione “mini” si attesta attorno ai 25 chili, nella versione più grande quasi raddoppia, arrivando a sfiorare i 40 chili. 

Gli amanti del patchwork, tessuti disposti e armonizzati sapientemente, ricami e richiami orientali, non potranno non desiderare almeno uno di questi pouf che rallegrano l’ambiente, conferendogli una nota “etnica”; ideali per una fusione tra differenti stili, hanno un solo unico difetto, non sono sfoderabili e, per questo, si dovrà fare molta attenzione a non sporcare le belle stoffe e il piano che, nonostante la fantasia geometrica, risalta per il suo candore. 

Al di sotto, dei piedini in polipropilene hanno una funzione protettiva perciò, non mi resta che farvi una raccomandazione, se proprio decidete di appoggiarvi i piedi in cerca di sollievo dopo una giornata di duro lavoro... togliete almeno le scarpe!


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