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venerdì 29 marzo 2013

Come scegliere il tappeto giusto

I tappeti, veri e propri complementi d’arredo, grazie alla loro varietà, accontentano un po’ tutti i gusti; morbidi e dal folto pelo oppure rasati, colorati, in tinta unita o tono su tono, devono essere scelti con attenzione, in modo che possano valorizzare l’ambiente in cui andranno inseriti.

Per evitare di sbagliare, prima della decisione finale, è bene fare attenzione e valutare con attenzione alcuni aspetti; il primo tra tutti è il luogo in cui il tappeto andrà inserito e, contestualmente, la funzione che dovrà svolgere. Un tappeto da utilizzare in un piccolo angolo lettura o relax non potrà certo avere le dimensioni di un tappeto da apporre in soggiorno, dove si trovino i divani.

A questo aspetto è naturalmente legato quello delle misure, non deve essere infatti più piccolo della zona da “evidenziare” ma sporgere di alcuni centimetri; nella definizione delle misure è da tenere in considerazione non solo lo spazio che dovrà occupare in relazione ai mobili, ma anche alla presenza di altri oggetti, porte e pareti che potrebbero influenzare la sua disposizione.

Per avere un’idea dell’effetto che si potrà avere e della misura esatta, uno stratagemma consiste nel prendere della carta (va benissimo quella di giornali) e accostarla in maniera da ricoprire l’area su cui andrà poi posato il tappeto; in questo modo si potrà valutarne l’effetto e la misura esatta, necessaria perché risulti perfettamente inserito.

Rettangolare, quadrato, rotondo oppure ovale, tutto dipende dal gusto personale e dagli spazi disponibili;  anche il colore dipende dal gusto tuttavia, sarebbe buona regola fare alcune considerazioni.

Per quel che riguarda i colori, “staccare” completamente è una buona regola però, nel caso in cui si volessero inserire più tappeti, sarà meglio evitare di metterne di colori tutti diversi. Il tappeto non deve “scomparire” sul pavimento perciò, meglio scegliere un colore diverso che però si intoni e che, soprattutto, valorizzi entrambi; allo stesso modo, deve mettere in risalto l’arredamento evitando di spegnerlo e far piombare così l’insieme nell’anonimato. Via libera perciò a disegni  e colori che diano un saggio della personalità di chi ha fatto la scelta.

Da valutare è poi il tessuto perché, se i più diffusi sono ancora i tappeti in lana, non è da sottovalutare il fatto che ne esistano anche  in cotone, acrilico o poliestere che, sono più facili da pulire, più pratici e si prestano a lavaggi più frequenti; ideali perciò se posti in ambienti in cui vengono calpestati spesso o se in casa sono presenti bambini e animali.

Tappeti a pelo lungo sono da evitare in cucina o nelle sale da pranzo dove briciole e pezzi di cibo potrebbero cadere e intrecciarsi nei fili, difficili poi da ripulire perfettamente con una spazzolata; sono invece perfetti in soggiorno, soprattutto se si ama accoccolarsi sul pavimento per guardare la tv, salvo che poi si sgranocchi di continuo del cibo che potrebbe (nuovamente) incastrarsi tra il pelo.

Prima di concludere un piccolo consiglio, i tappeti antiscivolo da posizionare sotto al tappeto stesso non dovrebbero mancare, potrebbero evitare pericolosi scivoloni!

© Immagine: Itinerant Tightwad

2 commenti:

  1. Cerco un tappeto adesso ho le idee più chiare grazie!

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  2. Sono d'accordo con l'idea che occorra staccare senza esagerare, nel senso che se usi due tappeti dai colori molto forti rischi di essere eccessivo. Del resto l'abbinamento tono su tono, sarà pure sobrio, però rischia di rendere l'arredamento più piatto e meno interessante. Scegliere il tappeto conta tantissimo in questo senso.

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